La ricerca dell’armonia è stata sempre una costante nella mia vita: nei rapporti umani, nel lavoro, in casa.

La mia professoressa di Arte al Liceo mi disse che questa mia naturale vocazione, mi avrebbe accompagnata perché essendo del segno della bilancia, in me era innato il senso dell’armonia e del bello, in tutte le sue forme.

Mi sono spesso chiesta nel tempo se, indipendentemente dallo zodiaco, avesse ragione.

Nella progettazione ho sempre cercato di privilegiare l’armonia degli spazi, dei colori, in modo intuitivo.

Diventare un architetto specializzato nella consulenza in feng shui – un lungo percorso formativo che ho da poco intrapreso -significa per me potere creare case per l’armonia delle emozioni e per l’anima: mettere a disposizione della mia professione, la mia sensibilità, le mie percezioni e insieme l’esperienza maturata in vent’anni circa di lavoro.

È per me trovare un equilibrio – un equilibrio dinamico, come per lo yin e lo yang – tra l’aspetto più tecnico e concreto della mia professione, che individuavo come il mio lato maschile e quello più sensibile, creativo, il mio lato femminile, che sentivo in forte contrasto dentro di me, soprattutto dopo le mie maternità.

Tre figli nati in quattro anni e mezzo, senza pausa dal mio lavoro – che è per me una vera passione – sono stati un grande cambiamento da elaborare: mi ha portata ad iniziare un percorso di conoscenza e crescita personale, svolto con l’aiuto di professionisti, attraverso il quale ho realizzato di essere una persona ad alta sensibilità (HSP) – dotata cioè di maggiore capacità di percepire stimoli sensoriali e intuitivi.

L’iperstimolazione è per gli HSP una grandissima fonte di ansia e stress: con il tempo e con la mindfulness, ho imparato a riconoscere e distinguere le mie percezioni, le mie sensazioni, le mie emozioni e a trovare la mia armonia interiore.

La consapevolezza delle percezioni è il punto di partenza del praticante feng-shui.

armonia benessere cura empatia sensibilità ambiente

Iniziando la formazione nel feng shui ho riscontrato molti punti in comune con i tali chi qual, disciplina dall’origine marziale, tra meditazione e movimento, che pratico da alcuni anni, come strumento di mindfulness: imparare a vivere in armonia con l’ambiente, senza disperdere la propria energia, ma trarne piuttosto ricarica, favorendone il flusso.

Nei mesi di quarantena per la pandemia mi sono resa conto di quanto le case interagiscano effettivamente con noi e di come l’ambiente riesca ad influenzare la personalità di un individuo e contemporaneamente come l’individuo determini il suo ambiente, in funzione della sua personalità, delle sue caratteristiche, delle sue emozioni e della sua energia.

Ho sentito la necessità di conoscere quali accorgimenti avrei potuto adottare nel mio lavoro, nella progettazione degli ambienti, per migliorare il benessere psicofisico delle persone e l’armonia con le proprie case: la risposta è stata il feng shui.